
ECONOMIA DI GUERRA E SPESE MILITARI
Iniziative della società civile per un'Europa di pace
Nell'ultimo anno il mondo ha assistito a un'allarmante escalation di violenza, con conseguenze catastrofiche. Il genocidio a Gaza, la guerra in Ucraina, almeno altri 30 conflitti armati nel Sud del mondo (metà dei quali in Africa) si accompagnano a politiche sempre più aggressive e apertamente nazionaliste, che contribuiscono a creare instabilità e paura.
La risposta dei governi, europei in primis, è l'aumento significativo dei loro bilanci militari. Vanno in questa direzione il piano ReArm Europe e il Libro bianco sulla difesa europea: preparati per il 2030 della Commissione europea, che consentiranno una spesa di oltre 800 miliardi di euro, sbloccando l'uso dei finanziamenti pubblici per la difesa a livello nazionale e raccogliendo finanziamenti sui mercati dei capitali, per sostenere gli investimenti degli Stati membri nelle capacità di difesa. Invece di cercare percorsi di pace investendo nella diplomazia, negli aiuti umanitari e nella risoluzione dei conflitti, si destinano quantità di risorse senza precedenti all'industria delle armi.
Di economia di guerra si parlerà nell'incontro promosso per venerdì 4 aprile, alle ore 18, presso l'aula magna del Polo culturale «Vigilianum», a Trento in via Endrici 14, per presentare le iniziative della società civile per un'Europa di pace.
L'incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di Vita Trentina.
Interverranno:
GIORGIO BERETTA, analista di OPAL (Osservatorio permanente sulle armi leggere) e della Rete italiana pace e disarmo;
SILVIA VALDUGA, vicepresidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani.
Porterà un saluto l'arcivescovo di Trento, LAURO TISI.
L'incontro, moderato da MARIANNA MALPAGA, è organizzato dal Forum trentino per la pace e i diritti umani, dal settimanale diocesano Vita trentina, dall'Arcidiocesi di Trento, dal Movimento nonviolento, dal Centro «Pace ecologia diritti umani» di Rovereto, da IPSIA del Trentino.