
L'obiezione di coscienza è il rifiuto di obbedire a ordini che violino le proprie convinzioni etiche, morali o religiose
Signornò! C'è qualcuno che osa dire no alla guerra
Incontro pubblico con
Yuval Dag, obiettore di coscienza israeliano dell'associazione Refusers Solidarity Movement
Olga Karach, direttrice di Our House, organizzazione bielorussa per i diritti umani
Il momento è promosso dalle associazioni Donne in Nero Rovereto, Pace per Gerusalemme, Centro Pace Ecologia e Diritti Umani, Giuristi Democratici Trentino Südtirol, ANPI Rovereto-Vallagarina, CGIL del Trentino, Cara Città, ARCI Brentonico e Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.
In ltalia abbiamo conquistato il diritto all'obiezione di coscienza nel 1977, e dal 2005 è stata abolita la leva obbligatoria. Ma ci sono paesi nel mondo dove obiettare comporta un pericolo di vita. È nostro dovere appoggiare in tutti i modi questi giovani coraggiosi, che si impegnano davvero contro ogni guerra: soprattutto quelle scatenate dal loro paese.
Con questa iniziativa si inaugura il ciclo GAZA. Lì dove brucia l'anima del mondo, sostenuto dal Comune di Rovereto.
Il ciclo si propone di:
- sensibilizzare e informare riguardo alla drammatica situazione umanitaria nella striscia di Gaza e più in generale nei territori palestinesi occupati;
- dare visibilità alla storia e ad aspetti della cultura palestinese, dalla letteratura, alla musica, all'arte visiva. ]
Nel corso dei prossimi mesi, fino all'autunno inoltrato, tramite le sue associazioni, Rovereto darà voce direttamente agli abitanti di Gaza, ad intellettuali e artisti palestinesi, ad esperti e docenti universitari, alle voci di dissenso all'interno della società israeliana.
Verranno proposte varie attività culturali e di approfondimento, tra cui l'esposizione della mostra BE MY VOICE (dal 10 al 17 luglio presso lo Smart Lab), una selezione di testi e illustrazioni del giornalista palestinese Al Hassan Selmi e dall'illustratrice Marcella Brancaforte, con un collegamento con Gaza alla presentazione della mostra.
Le altre attività, previste da settembre, comprendono incontri con esperti di diritto internazionale, antropologi, studiosi di letteratura e di filologia, esponenti della società civile e anche un concerto con musicisti provenienti da Gaza attualmente rifugiati in Francia.
In collaborazione con la rete delle biblioteche di Rovereto sono previste una mostra bibliografica, dossier e presentazione di libri relativi alla questione israelo-palestinese; verrà inoltre presentata la traduzione italiana di Women in black di Cynthia Cockburn e Sue Finch che raccoglie in un corposo volume la storia del movimento delle Donne in nero, dalla nascita a Gerusalemme nel gennaio 1988 alla sua diffusione in ogni continente.
VOLANTINO IN ALLEGATO
RASSEGNA STAMPA IN ALLEGATO
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[Questa notizia è stata pubblicata il 4/6/2025]
Immagine: volantino.