
Dall'economia di occupazione all'economia del genocidio
La relatrice speciale delle Nazioni unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, il 30 giugno scorso ha presentato al Consiglio ONU per i diritti umani il report «From economy of occupation to economy of genocide»: dalle armi alla logistica, una ricognizione del modo in cui si lucra sulle pratiche perpetrate da Israele.
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Anatomia di un genocidio
Nel marzo 2024 Francesca Albanese aveva presentato al Consiglio dei diritti umani dell'ONU un report sulla situazione dei diritti umani in Palestina e in altri territori arabi occupati.
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Il Premio Nobel per la pace
Petizione Nobel per la pace a Francesca Albanese: 50mila firme dopo sanzioni Usa > clicca qui
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Francesca Albanese è sotto attacco per aver fatto il proprio lavoro: raccontare la verità.
Come relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, ha avuto il coraggio di denunciare l'occupazione, l'apartheid, il genocidio e i crimini commessi contro la popolazione di Gaza. Un impegno lucido e documentato che oggi le costa una pesante campagna di delegittimazione, messa in atto da governi, aziende e media, con sanzioni personali annunciate dagli Stati Uniti e azioni diffamatorie condotte anche da Israele.
Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha giustificato le sanzioni con quelli che definisce «sforzi illegittimi e vergognosi per sollecitare un'azione della Corte Penale Internazionale contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani».
La «colpa» di Francesca Albanese? Aver presentato un dettagliato rapporto che denuncia il coinvolgimento di grandi aziende, molte delle quali statunitensi - come Amazon, Alphabet, Microsoft, Palantir, Lockheed Martin - nel «business del genocidio», un sistema che trae profitto dall'occupazione e dalla distruzione di Gaza.
Denunciamo con forza il silenzio imbarazzante e complice del nostro governo. E proprio per questo, oggi più che mai, è la società civile che deve farsi sentire.
Per questo ci uniamo all'ondata di solidarietà e chiediamo che #FrancescaAlbanese venga proposta per il Premio Nobel per la pace.
E invitiamo tutt? a firmare la petizione (nei commenti), a mobilitarsi, a leggere e diffondere il suo rapporto: Dall'economia di occupazione all'economia di genocidio.
Francesca non è sola. Difendere i diritti umani non è un crimine!
[Questa notizia è stata pubblicata il 4/7/2025 e aggiornata il 13/7/2025]
Foto: Wikimedia Commons