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CHIARA PRESA DI POSIZIONE
Mattarella: a Gaza situazione intollerabile
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Riportiamo, senza commenti, del tutto inutili, le parole chiarissime pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'incontro con i componenti dell'Associazione stampa parlamentare per la consegna del Ventaglio il 30 luglio 2025.

Fonte del virgolettato che segue: https://www.quirinale.it/elementi/137233.

 

«Sul Medio Oriente è persino scontato, purtroppo, affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile; e speriamo che alle pause annunziate corrispondano spazi di effettivo cessate il fuoco.

Due mesi addietro, in una delle occasioni più solenni del Quirinale - l'incontro, per la nostra Festa nazionale, con gli ambasciatori che rappresentano in Italia i Paesi di ogni parte del mondo -  dopo avere ricordato l'orrore del barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, con tante vittime tra inermi cittadini israeliani e con l'ignobile rapimento di ostaggi, ancora odiosamente trattenuti, ho sottolineato come sia inaccettabile il rifiuto del governo di Israele di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario, ricordato pochi giorni fa - appunto - da Leone XIV.

Ho aggiunto, in quell'incontro, che è disumano ridurre alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli anziani e che è grave l'occupazione abusiva, violenta, di territori attribuiti all'Autorità nazionale palestinese in Cisgiordania. Ho espresso l'allarme per la semina di sofferenza e di rancore che si sta producendo, che, oltre ad essere iniqua, contrasta con ogni vera esigenza di sicurezza.

Quel che è avvenuto nelle settimane successive è ulteriormente sconvolgente. Sembra che sia stata scelta la strada della guerra continua e ovunque, dimenticando che la guerra suscita nuove schiere avverse, nuovi reclutamenti di nemici, indotti anche dal risentimento, dalla frustrazione, dalla disperazione.

L'incredibile bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza è stato definito un errore.

Da tanti secoli, da Seneca a Sant'Agostino, ci viene ricordato che errare humanum est, perseverare diabolicum.

Si è parlato di errori anche nell'avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che si recavano per dar soccorso a feriti sui luoghi più tragici dello scontro, nell'aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l'uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione.

È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l'ostinazione a uccidere indiscriminatamente.

Una condizione raffigurata, in maniera emblematica, dal bambino ferito, accolto con sua madre in un ospedale italiano, dopo aver perduto il padre e nove fratelli - tutti bambini - nel bombardamento della sua casa.»

 

[Questa notizia è stata pubblicata l'1 agosto 2025]
Foto: Wikimedia Commons.


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