
Incontro con Francesca Melandri, scrittrice, documentarista e sceneggiatrice
sabato 23 agosto 2025
ore 20.30
Vigolo Vattaro, teatro parrocchiale
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Sappiamo davvero cosa sia la pace? Per chi vede le guerre solo su uno schermo è facile farne una parola bella ma vuota.
Non ebbe questo lusso la generazione di Franco Melandri. Nell'inverno del 1943, in quella che chiamiamo «ritirata di Russia» ma che in realtà fu un'invasione fascista e che si svolse per lo più in Ucraina, fu uno dei pochi alpini della Divisione Julia sopravvissuti, anche grazie a un paio di scarpe di feltro, i valenki, che gli salvarono i piedi dal gelo.
Oggi che i russi sono gli invasori negli stessi luoghi dove allora lo eravamo noi, Francesca Melandri si rivolge a questo padre amato e complicato, ormai andato avanti da anni, per farsi aiutare a capire il ritorno della guerra tra eserciti sul nostro continente. E in un dialogo interiore che intreccia passato e presente, memoria degli affetti e coscienza civile, ci ricorda che il contrario di guerra non è pace a qualsiasi costo, bensì giustizia e democrazia.
FRANCESCA MELANDRI
Ha iniziato giovanissima come sceneggiatrice, firmando copioni di successo per film come Zoo e serie iconiche come Fantaghirò e Don Matteo. Ma è nella narrativa che la voce di Francesca Melandri si è affermata con potenza. Il suo romanzo d'esordio Eva dorme (2010), un coraggioso viaggio negli anni del terrorismo sudtirolese, ha conquistato pubblico e critica, vincendo numerosi premi. Ha proseguito il successo con Più alto del mare (2012) e Sangue giusto (2017), opere che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il Rapallo Carige e la segnalazione al Premio Strega.. Oltre alla scrittura, la sua creatività si è estesa alla regia di documentari come Vera, acclamato a livello internazionale. La sua ultima pubblicazione, Piedi Freddi (Bompiani, 2024), ha dimostrato ancora una volta la sua audacia. Come lei stessa racconta «questo libro è per noi, nati e cresciuti nella pace. Per noi, che stiamo al sicuro nelle nostre tiepide case e guardiamo la guerra attraverso gli schermi degli smartphone».
L'evento si inserisce nel programma:
ALLENARE LA DEMOCRAZIA
Un ciclo di lezioni aperte a tutte e tutti, per mettere al centro del discorso pubblico valori importanti, capaci di durare nel tempo e orientare l'azione degli individui e della comunità. Un modo per ricordare la lezione degasperiana, ma soprattutto per far rivivere idee e scelte capaci, ieri come oggi, di lasciare un segno nella storia. È l'Agosto degasperiano, la rassegna estiva promossa dalla Fondazione Degasperi, insieme a 30 partner, che ogni anno percorre i territori cari alla memoria dello statista, da Pieve Tesino fino a Trento lungo tutta la Valsugana, ma anche a Predazzo (novità di quest'anno) rilanciando una riflessione ampia e sincera sul senso del nostro vivere civile.
Un itinerario in dieci tappe, dal 24 luglio al 6 settembre, nell'anno in cui il Trentino si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali, che dà voce a un invito: portare i valori dello sport anche nella nostra vita collettiva. Allenare, insieme al corpo, anche la nostra responsabilità civica.
In democrazia, siamo tutti in cordata. E ciò che davvero conta non è arrivare primi, ma arrivare lontano. Insieme. Facendo ognuno la propria parte. Con i propri limiti, sì, ma anche con tutte le proprie irripetibili possibilità.
[Questa notizia è stata pubblicata il 15/8/2025]
Foto: www.degasperitn.it