
Hate Speech è un'espressione usata in tutto il mondo per indicare i discorsi d'odio rivolti contro individui o gruppi con caratteristiche diverse dalle proprie (donne, stranieri e immigrati, credenti di altre religioni, persone diversamente abili o discriminate per il colore della pelle, l'orientamento sessuale, l'identità e l'espressione di genere ecc.).
Si tratta di forme espressive intolleranti, aggressive e violente che concorrono a diffondere i pregiudizi, consolidare gli stereotipi e rafforzare l'ostilità nei confronti di intere fasce di popolazione; un fenomeno diffuso ad ogni livello, come attestano le spirali di insulti che si autoalimentano online, in relazione con il bombardamento di informazioni e false notizie, e più in generale con le modalità di confronto veloce e sbrigativo che caratterizzano i nuovi media, portando all'esasperazione, alla radicalizzazione e alla polarizzazione dei punti di vista.
Contrastare e prevenire le attestazioni di Hate Speech oggi è quanto mai necessario e urgente. Nel 2019, il Forum trentino per la pace e i diritti umani, con la collaborazione del Consiglio provinciale e del Centro per la cooperazione internazionale, ha proposto un primo corso interattivo con l'obiettivo di riconoscere e analizzare i discorsi d'odio, delimitando il confine tra libera espressione del dissenso e aggressione: un'iniziativa aperta alla cittadinanza e alle associazioni come anche agli esponenti del Consiglio provinciale e ai loro collaboratori, perché proprio dalle aule della rappresentanza politica possa partire un cambiamento che sia di esempio e di stimolo all'intera società trentina.
Dal 2021 il Forum ha anche assunto il compito di osservatorio sulle espressioni e i crimini d'odio (decisione confermata nel 2024). L'ampio interesse raccolto da parte di educatori, volontari e operatori del terzo settore conferma che il contrasto all'Hate Speech è una priorità su cui continuare a lavorare, ma anche che c'è una maggioranza - per sua natura silenziosa ma resistente - che crede possibile un web migliore. Ognuno di noi infatti può migliorare i propri comportamenti in rete, in linea con i dieci principi illustrati dal Manifesto della comunicazione non ostile: un invito ad adottare un linguaggio rispettoso e civile, evitando che il web degeneri in zona franca dove tutto è permesso e contribuendo invece a farne uno spazio accogliente e sicuro per tutti.
[Questa notizia è stata pubblicata il 1/9/2025]
Foto: Dan Edge | www.unsplach.com
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km