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DOCUMENTO DELLE NAZIONI UNITE
Il rapporto ONU su Gaza del 16 settembre
Scarica immagine2025-09-16 Rapporto ONU
COSA SI DICE NEL RAPPORTO ONU CHE DECRETA, FINALMENTE, IN SPAVENTOSO RITARDO, CHE A GAZA STIAMO ASSISTENDO A UN GENOCIDIO
 
di Lavinia Marchetti
 
Sono finalmente riuscita a finire le 70 pagine del Legal analysis of the conduct of Israel in Gaza pursuant to the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide Conference room paper of the Independent International Commission of Inquiry on the Occupied Palestinian Territory, including East Jerusalem, and Israel. [Il testo è allegato a questa notizia]
 
Vi riporto qui le voci più significative che ho individuato e tradotto. Tutte cose che sapevamo già, ma che finalmente sono state messe nero su bianco, non più soltanto da una persona, Francesca Albanese, che lo dice e lo spiega da un anno e mezzo, ma da una ulteriore commissione indipendente.
 
Inizio dalle conclusioni: «La Commissione conclude, sulla base di motivi ragionevoli, che le autorità israeliane e le forze di sicurezza israeliane hanno commesso e continuano a commettere i seguenti atti di genocidio nei confronti dei palestinesi nella Striscia di Gaza, ovvero (i) uccidere membri del gruppo; (ii) causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo; (iii) l'imposizione al gruppo di condizioni di vita volte a provocarne la distruzione fisica, totale o parziale; e (iv) l'imposizione di misure volte a impedire le nascite all'interno del gruppo».
 
Ora passo all'accertamento giuridico dei fatti.
 
*«Il crimine di genocidio comprende atti commessi con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, in quanto tale. La Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto il popolo palestinese come tale gruppo».
 
*«Il genocidio è commesso quando uno o più dei seguenti cinque atti sottostanti sono compiuti con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, in quanto tale:
a. Uccidere membri del gruppo;
b. Causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo;
c. Infliggere deliberatamente al gruppo condizioni di vita calcolate per provocarne la distruzione fisica totale o parziale;
d. Imporre misure intese a prevenire nascite all'interno del gruppo;
e. Trasferire con la forza bambini del gruppo a un altro gruppo».
 
*«La distruzione della clinica IVF di Al-Basma è stata una misura intesa a prevenire nascite tra i palestinesi a Gaza. Il Commissario conclude che l'actus reus e il mens rea di 'imporre misure intese a prevenire nascite all'interno del gruppo' sono stabiliti».
 
*«Le forze di sicurezza israeliane hanno perpetrato violenze sessuali e di genere contro i palestinesi a Gaza, inclusi stupri, torture sessualizzate e altre forme di violenza sessuale… L'uso diffuso di violenza sessuale e di genere contro i palestinesi a Gaza indica l'intento di distruggere i palestinesi come gruppo».
 
[APPENDICE VIOLENZE SESSUALI:
«La Commissione ha documentato più di 20 casi di violenza sessuale e di genere contro detenuti uomini e donne in più di 10 strutture militari e del Servizio carcerario israeliano. La violenza sessuale è stata usata come mezzo di punizione e intimidazione dal momento dell'arresto e per tutta la durata della detenzione, incluse le perquisizioni e gli interrogatori. Diversi uomini detenuti hanno riferito che il personale delle forze di sicurezza israeliane li ha picchiati, presi a calci, tirato o schiacciato i genitali, spesso mentre erano nudi» .
 
«La Commissione ha ricevuto informazioni credibili su numerosi casi di stupro e aggressione sessuale, incluso l'uso di sonde elettriche per provocare bruciature all'ano e l'inserimento di oggetti, come bastoni, manici di scopa e ortaggi, nell'ano dei detenuti» .
 
«Le donne detenute sono state sottoposte ad aggressioni sessuali e molestie nei centri militari e del Servizio carcerario israeliano, oltre che a minacce di stupro. Le molestie includevano tentativi di baciare e toccare i seni. Hanno riferito di perquisizioni corporali ripetute, prolungate e invasive, sia prima che dopo gli interrogatori. Sono state picchiate, molestate e insultate con epiteti sessuali» .
 
«Alcune donne palestinesi sono state costrette a spogliarsi fino alla biancheria intima e a togliere il velo in pubblico, davanti alla comunità. Le forze israeliane le hanno deliberatamente umiliate e derise sulla base del loro genere e della loro etnia. Queste fotografie degradanti sono state a volte pubblicate sui social media dai soldati» .
 
«Gli uomini e i ragazzi palestinesi sono stati fotografati e filmati in circostanze umilianti e degradanti mentre venivano sottoposti ad atti di natura sessuale, inclusi abusi e stupri. Che colpissero donne, uomini, ragazzi o ragazze, la violenza sessuale era condotta non solo per degradare profondamente le vittime dirette, ma per punire l'intero gruppo palestinese» .
 
«Il carattere sessuale degli attacchi ha causato gravi e profondi danni fisici e psicologici alle vittime, che segneranno generazioni di palestinesi. La Commissione rileva che la violenza sessuale e di genere è stata strumentalizzata non solo come punizione contro gli individui, ma come parte di un modello di punizione collettiva per fratturare, umiliare e soggiogare l'intera popolazione palestinese» ]
 
*«Dal 7 ottobre 2023 al 31 luglio 2025, dei 60.199 palestinesi uccisi, 18.430 erano bambini… Le forze di sicurezza israeliane hanno intenzionalmente preso di mira i bambini durante le operazioni militari a Gaza, inclusi neonati e bambini con bandiere bianche. Alcuni bambini, compresi i più piccoli, sono stati colpiti alla testa dai cecchini».
 
*«C'è un chiaro schema di condotta che mostra che le forze di sicurezza israeliane hanno direttamente preso di mira i bambini in diverse circostanze con l'intenzione di ucciderli… Il targeting diretto e intenzionale dei bambini palestinesi mirava a distruggere fisicamente il gruppo, eliminando non solo i bambini di oggi ma anche la possibilità che essi avessero figli in futuro».
 
*«Un ex capo dell'Intelligence Militare israeliana ha dichiarato che 'il fatto che 50.000 siano già stati uccisi a Gaza è necessario e richiesto per le generazioni future… per ogni israeliano ucciso il 7 ottobre 2023, 50 palestinesi devono morire, e non importa se sono bambini. Hanno bisogno di una Nakba di tanto in tanto per sentire il prezzo'».
 
*«Tenendo conto delle uccisioni di massa, dei gravi danni fisici e mentali e della mancanza di responsabilità, la Commissione riscontra un modello coerente che mostra chiaramente l'intento di distruggere fisicamente i palestinesi a Gaza come gruppo».
 
*«La Commissione conclude che la condotta delle autorità israeliane indica l'intenzione di distruggere il gruppo palestinese a Gaza attraverso la fame e il blocco degli aiuti umanitari».
 
*«Sulla base di prove pienamente conclusive, la Commissione conclude che le autorità israeliane e le forze di sicurezza israeliane hanno l'intento genocidario di distruggere, in tutto o in parte, i palestinesi nella Striscia di Gaza».
 
*«Al 27 maggio 2025, l'UNESCO ha verificato danni a 110 siti culturali e religiosi a Gaza dal 7 ottobre 2023: 13 siti religiosi, 77 edifici di interesse storico e/o artistico, tre depositi di beni culturali mobili, nove monumenti, un museo e sette siti archeologici. La Banca Mondiale ha stimato nel febbraio 2025 che il 53 per cento dei siti del patrimonio a Gaza erano danneggiati o distrutti. Questi includevano alcuni dei più importanti punti di riferimento culturali e religiosi di Gaza, come il Porto di Anthedon, il cimitero romano di Gaza City, il Museo del Palazzo Al Pasha, l'antico bagno samaritano e la Grande Moschea Omari».
 
*«Un'indagine condotta da Bellingcat e Scripps News ha rilevato che, entro marzo 2024, oltre 150 siti di patrimonio culturale e religioso erano stati danneggiati o distrutti, tra cui 100 moschee e 21 cimiteri, osservando che alcuni di questi siti sembravano essere stati specificamente presi di mira».
 
*«Tra il 7 ottobre 2023 e dicembre 2024, 396 edifici scolastici su un totale di 564 erano stati colpiti direttamente e danneggiati. Di questi, 80 scuole erano state completamente distrutte e 66 avevano perso almeno metà delle loro strutture. Inoltre, oltre 57 edifici universitari erano stati completamente distrutti al 25 marzo 2025, compresi il campus dell'Università Al-Azhar demolito nel dicembre 2023 e il campus dell'Università Israa demolito nel gennaio 2024. Come risultato, più di 658.000 bambini in età scolare a Gaza sono stati privati dell'accesso all'istruzione».
 
*«La Commissione ha rilevato l'attacco sistematico e diffuso a siti religiosi, culturali ed educativi in tutta Gaza dal 7 ottobre 2023, e ha constatato che questi attacchi hanno causato danni estesi e, in molti casi, irreparabili ai siti. La Commissione ha rilevato che questi attacchi miravano a causare un danno irreversibile ai palestinesi a Gaza distruggendo elementi dell'identità del popolo palestinese e cancellando la cultura palestinese da Gaza».
 
*«Le strutture educative a Gaza non erano meri edifici scolastici. Le scuole, ad esempio, sono state utilizzate come rifugio per gli sfollati palestinesi. Per molti, queste strutture rappresentavano una fonte di sicurezza fisica. La distruzione del sistema educativo e la negazione dell'istruzione hanno contribuito alle condizioni disumane di vita imposte ai palestinesi a Gaza, calcolate per provocare la distruzione fisica del gruppo. Distruggendo il sistema educativo, le autorità israeliane hanno deliberatamente inferto al gruppo condizioni di vita calcolate per provocarne la distruzione».
 
*«Un residente di Gaza City ha detto alla Commissione che le forze di sicurezza israeliane hanno saccheggiato tutto dalla sua casa, distrutto le sue auto e poi incendiato l'abitazione. Degno di nota è che soldati israeliani hanno ammesso di aver bruciato case in post sui social media».
 
*«La Commissione ha esaminato foto e video che mostrano la distruzione diffusa di complessi residenziali e interi quartieri della Striscia di Gaza, compresi terreni agricoli, strutture pubbliche, siti religiosi e culturali, scuole, università e ospedali. Molti di questi luoghi sono stati distrutti da attacchi aerei, carri armati e artiglieria, o demoliti da bulldozer e demolizioni controllate, rendendo queste aree inabitabili».
 
*«La Commissione ha documentato diversi episodi in cui le forze di sicurezza israeliane hanno incendiato o demolito scuole, molte delle quali vuote al momento, e ha considerato che tali condotte fossero deliberate».
 
*«Il danno a edifici storici, monumenti e altro patrimonio tangibile in Gaza ha significato un chiaro disprezzo per le credenze religiose, la cultura e il patrimonio del popolo palestinese. La Commissione ha rilevato che questi attacchi erano mirati a causare un danno irreversibile ai palestinesi a Gaza distruggendo elementi della loro identità e cancellando la cultura palestinese da Gaza».

TESTO DEL RAPPORTO IN INGLESE IN ALLEGATO

Il commento di Amnesty International > clicca qui

 

 

 

[Questa notizia è stata pubblicata il 20/9/2025]
Immagine: UN United Nations