
Alla chiamata alla manifestazione per il blocco della Global Sumud Flotilla e per la fine del genocidio a Gaza hanno risposto in tantissimi e tantissime.
Un corteo colorato e variopinto, con tante bandiere della pace, di Gaza, dei sindacati promotori. Controllati da un esiguo schieramento di forze dell'ordine, si è snodato per le vie della città. Partito da piazza Dante, ha raggiunto piazza Duomo attraverso via Belenzani. È sceso in via Verdi e ha raggiungo il Lungadige, che ha percorso fino al ponte San Giorgio. Ha quindi invaso la rotonda dell'autostrada e si è incamminato sulla tangenziale in direzione nord, bloccandola.
Si è fermato all'altezza dell'uscita per via Maccani dove il corteo si è sciolto dopo una sosta di un paio d'ore. Una fine insapore per una manifestazione che è stata quasi un festa di popolo con tanti giovani ma molti adulti e bambini.
Il blocco della circolazione, ripetuto anche in altri punti della città, ha portato il caos nella circolazione. Un effetto questo che non era previsto dai promotori e che va al di là della sacrosanta e doverosa protesta per ciò che è avvenuto alla Flotilla e sta accadendo a Gaza da 2 anni. Un arresto temporaneo della tangenziale per il passaggio del corteo (mezz'ora?) sarebbe stato più che sufficiente per lanciare un messaggio e sensibilizzare la gente.
La sensibilità verso la situazione di Gaza è altissima nella popolazione. Ne è dimostrazione ultima la presenza alla manifestazione di oggi, che - secondo una stima plausibile ottenuta con l'intelligenza artificiale - era superiore alle 20.000 unità. In una città di 100.000 abitanti è una dato di assoluta significatività.
Resta il fatto che chi ci governa deve prendere atto di questo sentimento e trarne le dovute conseguenze in termini di posizionamento internazionale. È grave che si sia fatta dell'ironia sullo sciopero convocato di venerdì e non si tenga conto di questo esso ha chiaramente e indiscutibilmente fatto intendere.
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[Questa notizia è stata pubblicata il 3/10/2025]
Foto: Giampiero Girardi e Giacomo Pallaver/Archivio Forum per la pace e i diritti umani
Autore
GG