08/10/2025-Articoli
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LINGUAGGIO E COERENZA
Bisogna assomigliare alle parole che si dicono

Bisogna assomigliare alle parole che si dicono
Sono parole di Stefano Benni, straordinario autore venuto a mancare pochi giorni fa. Come tutte le parole che ci ha regalato nel corso degli anni, anche queste sanno essere leggere e profonde insieme, capaci di mostrarci senza moralismi e artifici che la coerenza tra ciò che diciamo e ciò che siamo è forse una delle più alte forme di responsabilità. E, guardando a tutto quello che succede ogni giorno, non possono più rimanere inascoltate.
Viviamo in un mondo che è, per possibilità, sempre più libero, più connesso e senza confini, ma la realtà spesso sembra viaggiare in direzione opposta. In Nepal, ad esempio, il divieto (imposto e poi revocato) di accedere a 26 piattaforme digitali è stato un tentativo di soffocare il diritto di espressione di centinaia di migliaia di persone, dando il via alla “Rivolta della Gen Z”: una serie di violente proteste, con tantissimi e tantissime giovani in piazza non solo contro il veto ai social, ma contro corruzione e privilegi di un sistema che li esclude.
Oppure in Italia, dove il dibattito su femminicidi e violenza contro le donne fatica ogni giorno a uscire dal piano dell'opinione per tradursi in azioni concrete, è arrivata la sentenza sul caso di Lucia Regna. Dopo anni di violenze e un'aggressione che l'ha costretta a una ricostruzione facciale con 21 placche di titanio, l'ex marito è stato prosciolto dal reato di maltrattamenti. Nelle motivazioni, il giudice ha parlato di un uomo da “comprendere” e di una vittima colpevolizzata: un cortocircuito doloroso tra la direzione che diciamo di voler prendere e quella che, nei fatti, percorriamo.
Sono solo due esempi, ma ce ne potrebbero essere molti altri.
Come le parole di Benni ci ricordano, assomigliare alle parole che si dicono significa essere fedeli non solo ai temi che invochiamo, ma ai gesti, alle scelte, agli effetti delle nostre azioni. È un'esigenza concreta, più che un invito, perché quando le parole vengono usate male o senza intenzione, allora non solo non aiutano, ma rischiano di diventare rumore privo di significato.
dalla newsletter di Parole O_Stili, numero del 15 settembre 2025
[Questa notizia è stata pubblicata l'8/10/2025]
Immagine: Parole O_Stili
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