
Il Comitato per il Nobel a Oslo, in Norvegia, ha assegnato il premio Nobel per la pace a María Corina Machado, leader dell'opposizione al presidente autoritario Nicolás Maduro in Venezuela.
C'è da essere lieti e riconoscenti al Comitato per aver preservato la dignità e la serietà di questo riconoscimento.
Secondo le motivazioni espresse, il Nobel va a una «coraggiosa e impegnata paladina della pace», «una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo ad un'oscurità crescente».
Machado «riceverà il premio Nobel per la pace per il suo instancabile lavoro nel promuovere i diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia».
María Corina Machado Parisca (Caracas, 7 ottobre 1967) è una politica venezuelana deputata dell'Assemblea nazionale del Venezuela dal 2011 al 2014, fondatrice del movimento politico Vente Venezuela, cofondatrice dell'associazione civile “Súmate” e membro, insieme ad Antonio Ledezma e Diego Arria, della piattaforma cittadina "Io sono il Venezuela".
Ha partecipato al colpo di Stato del 2002 in Venezuela.
Alle elezioni parlamentari del 2011 è risultata la candidata con più voti nella storia dell'Assemblea nazionale del Venezuela.
Machado è stata candidata alla presidenza alle primarie dell'opposizione del 2012, raggiungendo il terzo posto con il 3,7% dei voti.
Il 21 marzo 2014, ha accettato l'incarico di "rappresentante supplente" di Panama presso l'Organizzazione degli Stati americani; tre giorni dopo, il presidente dell'Assemblea nazionale, Diosdado Cabello, ha annunciato che Machado aveva perso il suo status di deputato, automaticamente, per un'interpretazione di violazione degli articoli 149 e 191 della Costituzione. Il provvedimento è stato ratificato dalle autorità giudiziarie venezuelane.
Candidata alla presidenza per Vente Venezuela alle elezioni primarie della Piattaforma unitaria del 2023, il 30 giugno è stata inabilitata politicamente per quindici anni dal Controllore generale della Repubblica che la accusa di frode fiscale e di sostenere le sanzioni economiche imposte dagli Stati uniti al Venezuela.
Figura di spicco dell'opposizione al presidente venezuelano Nicolás Maduro, nel 2024 riceve il Premio “Vaclav Havel” dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e il Premio “Sacharov” del Parlamento europeo.
Nel 2018, è stata inserita nelle 100 Women della BBC.
[Questa notizia è stata pubblicata il 10/10/2025]
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