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UN GIORNALISTA A GAZA
Il sogno di pace di Alhassan Selmi da Gaza
Scarica immagine2025-10-23 Alhassan Selmi

Fianco a fianco, nonostante tutto

Parlare con Alhassan Selmi, giornalista di Gaza, è sempre un dono prezioso. Lo facciamo consapevoli che alle sue spalle ci sono guerra, bombardamenti, vite spezzate - eppure lui guarda al futuro con coraggio e speranza.

Durante l'inaugurazione della mostra «Be My Voice: un diario per Gaza», il 19 ottobre 2025 a Mori (Trentino), Selmi ha risposto così a una domanda del pubblico: «Posso immaginarmi di convivere con persone israeliane, in futuro? Sì, lo sogno. Io sogno di vivere fianco a fianco ai miei fratelli israeliani. Anche loro sono vittime di una feroce propaganda che gli fa credere che noi siamo nemici. Ma noi crediamo che in Palestina ci sia spazio per tutti: musulmani, cristiani, ebrei, anche buddisti se vorranno venire… la terra è di chi la abita e la cura. E il mio sogno è di convivere in pace e in libertà, come abbiamo sempre fatto con i nostri vicini ebrei e cristiani, ma senza occupazione israeliana».

Parole che suonano ancora più forti se si pensa al contesto: l'evento è avvenuto proprio nel giorno in cui Israele ha violato il cessate il fuoco bombardando la Striscia. Eppure Selmi, in collegamento da Gaza, ha voluto esserci, rispondendo alle domande del pubblico e raccontando la vita quotidiana sotto assedio. Per lui, anche il silenzio forzato è un motivo per parlare: «Marciamo ancora mentre il mondo ci vede in ginocchio. Ma camminiamo», ha detto.

La mostra «Be My Voice: un diario per Gaza» nasce dalla collaborazione tra Selmi e l'illustratrice  Marcella Brancaforte, autrice di disegni intensi che accompagnano i testi in un dialogo visivo e poetico.

Nei giorni scorsi Selmi ha ricevuto a Roma il premio «Colomba d'oro per la pace» dell'Archivio disarmo, riconoscimento che non ha potuto ritirare perché Israele gli ha negato il permesso di uscita dalla Striscia. Un'assenza che rende ancora più potente la sua voce e il suo messaggio.

La mostra Be My Voice - un diario per Gaza rimane visitabile fino a venerdì presso la biblioteca comunale di Mori e sarà inaugurata domenica 26 ottobre, alle 17.30, anche a Rumo (Val di Non), con Selmi e Brancaforte in collegamento e la partecipazione del giornalista Raffaele Oriani, impegnato a raccontare la realtà di Gaza attraverso una narrazione libera da propaganda, e Abdallah Inshasi, giovane trentino di origine palestinese, fondatore del progetto Gaza Parkour, simbolo di resistenza culturale e sportiva e  socio del Circolo Arci di Brentonico che gestisce le tappe della mostra.

Selmi ci ricorda che la convivenza non è un sogno irraggiungibile, ma una costruzione possibile: “la terra è di chi la abita e la cura”. Un messaggio che attraversa la guerra e ci chiede di non smettere di credere nella pace, fianco a fianco, nonostante tutto.

Circolo ARCI «Ugo Winkler» di Brentonico

 

 

[Questa notizia è stata pubblicata il 23/10/2025]
Foto: profilo Instagram di Alhassan Selmi

 


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