Ci sono delle linee immaginarie che, ancora prima di nascere, determinano la tua condizione materiale, la tua libertà di movimento, il tuo essere legale o meno in un pezzo di terra. In Palestina chi nasce dove i suoi avi hanno vissuto per secoli viene privato di diritti fondamentali e sottoposto a controllo, apartheid e violenza.

Lo stato-nazione si è spesso formato con conquista e sterminio dei popoli indigeni; la difesa di quei confini è centrale per potenze come gli Stati europei, gli USA e Israele.

In Palestina così come in Europa o in Nord America, chi non ha i documenti "giusti" vive una quotidiana esposizione alla violenza e alla discriminazione, resa “legale” tramite strumenti come i CPR in Europa, l'ICE negli Stati Uniti, tutto il sistema di apartheid in Palestina.

In Italia ci sono persone costrette a fare file di giorni per dei documenti che potrebbero non arrivare o per sentirsi dire che manca qualcosa solo perché nelle prefetture è normale trattare male chi vuole vivere in questo paese.

Ci sono persone che per un illecito amministrativo finiscono nei CPR, dove ogni diritto e ogni rispetto della vita umana viene calpestato. Qui si viene violentati istituzionalmente per poi essere rimessi per strada, senza nulla. E questo procedimento lo chiamano sicurezza.

Abbiamo normalizzato nel concetto di sicurezza la violenza poliziesca verso le persone non occidentali e povere, il togliergli il diritto a una casa, alla sanità, al lavoro, all'educazione, a una vita degna. Abbiamo creato un sistema che fa impazzire le persone, che le isola, le emargina, le violenta, e quando queste reagiscono vogliamo che vengano rinchiuse, espatriate, uccise.

Dalla Palestina ai CPR ai Detention Centers dell'ICE, c'è una sola lotta per la liberazione dei popoli. Chi combatte per la liberazione della Palestina, deve anche guardare alla violenza che scorre nelle nostre strade. Il nemico è lo stesso, la battaglia anche.

Chiusura dei CPR e Palestina libera!

Seguite la pagina @noaicpr per avere tutte le informazioni sui CPR in Italia.

Global Movemente to Gaza Italia

[Questa notizia è stata pubblicata l'11/11/2025]
Immagine: Instagram.