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INIZIATIVA DEL MOVIMENTO DI COOPERAZIONE EDUCATIVA
Lettere di pace
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La Flotilla dei bambini del mondo sta navigando a gonfie vele. Ad oggi sono centinaia le Lettere di pace inviate ai politici dalle scuole italiane e straniere.

L'iniziativa è stata promossa dal Gruppo educazione alla pace e alla nonviolenza del Movimento di Cooperazione Educativa, con la partecipazione di oltre 40 associazioni nel mondo, aderenti alla Federazione internazionale dei movimenti di scuola moderna (FIMEM) e ha già coinvolto molti insegnanti, dalle scuole dell'Infanzia alle scuole superiori.

I docenti si sono fatti educatori per la pace, guidando bambine e bambini, ragazze e ragazzi ad interrogarsi su guerre e conflitti armati, a pensare sul da farsi con la “messa in mare” delle Lettere di pace. L'idea di scrivere lettere ai politici e ai potenti della terra  è stata accolta con entusiasmo dagli studenti; le scrivanie di importanti presidenti di organismi internazionali, nazionali ed europei sono state inondate dalle lettere, con osservazioni e proposte su come si possa raggiungere la pace nel mondo.

Utilizzando la scrittura collettiva, le classi hanno scritto ai politici che amministrano il loro territorio e ad importanti esponenti della politica nazionale e internazionale. Sono state spedite lettere anche  al Presidente della repubblica Sergio Mattarella e a Sua santità Papa Leone XIV. Per questo gli organizzatori pensano di chiedere loro di ricevere gli allievi.

Il Presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi, ha incoraggiato i promotori a proseguire su questa strada, per garantire il diritto di bambini e ragazzi ad esprimersi sulla pace e la guerra e su  tutte le questioni che li riguardano. Con questa iniziativa possono farlo!

Nell'invito alle classi a partecipare si legge: “Fermare le guerre non è facile ma abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce; la pace si comincia a costruire a scuola imparando ad ascoltare, a parlarsi e a risolvere i piccoli conflitti rispettando l'altro. Se in molti spedirete le lettere, se i giornali e le TV  ne parleranno, allora i politici potranno capire che il futuro che immaginano i bambini e le bambine del mondo si chiama: pace.”

Nonostante la nascita dell'Unione europea e dell'ONU, quali strumenti di pace, viviamo una realtà sconvolta da guerre, che troncano la speranza di vita e i sogni di tante persone e dove parlare di disarmo sembra un'utopia. Per questo diviene centrale il compito delle scuole di educare alla pace, alle relazioni nonviolente, improntate alla ricerca della giustizia.

Attraverso la didattica democratica e cooperativa, nelle classi si discute, ci si confronta, si analizzano e approfondiscono questioni di  vita vera,  a cui ciascuno può contribuire con passione ed entusiasmo.

Vista la grande partecipazione, l'iniziativa viene prorogata sino al termine dell'anno scolastico. Le classi potranno comunicare ancora la propria adesione scrivendo e inviando poi copia delle lettere spedite a: educationpaix@mce-fimem.it  

I materiali di supporto alle attività didattiche si trovano nell'area dedicata del sito www.mce-fimem.it.

Nel prossimo futuro continuerà anche il progetto nazionale ed internazionale  “Facciamo la pace a…” , con il quale bambini/e e ragazzi/e sono invitati a costruire la pace ove vivono; a casa, a scuola, con gli amici, attraverso la gestione nonviolenta dei contrasti, dei piccoli conflitti, per iniziare a contribuire alla costruzione nonviolenta di un mondo più equo e più giusto.   

IN GALLERIA:
> LETTERE DEI BAMBINI
> TESTO INVIATO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

 

[Questa notizia è stata pubblicata il 3/12/2025]
Foto: logo.

 


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