
LA MAPPA DEI GRUPPI PACIFISTI RILEVA, E RIVELA, LA CONSISTENZA DEL PACIFISMO IN ITALIA
In questi giorni di fine anno si fanno bilanci su molte 'cose'... anche sulle opinioni riguardo ai conflitti bellici e sulla
partecipazione alle proteste pacifiste e anti-militariste che hanno scandito il 2025.
A tali valutazioni, però, sfugge un dato che merita attenzione, specialmente in questo periodo in cui le festività natalizie
sollecitano tutti - in tutto il mondo e soprattutto in Italia, la 'patria del presepe' - a riflettere sul valore della pace in Terra e
dell'impegno degli uomini, e delle donne, di buona volontà a debellare la guerra.
Oltre ad alcuni sondaggi effettuati di recente, quanto il pacifismo sia diffuso tra gli italiani si rileva dalla mappatura delle
iniziative periodicamente e continuativamente svolte in numerose località: a Comiso e a Longare dal 1986 e a Verona dal
1990, ora ben 38 e 35 anni consecutivi; a Genova dal 2001, già quasi un quarto di secolo; a Rovereto dal 2003, oltre
vent'anni; a Brescia dal 2017; a Ivrea, Milano, Palermo, Parma dal 2022; a Lodi e Torino dal 2023 e in molte altre città e
località dal 2024 o dall'inizio di quest'anno, in cui inoltre alle manifestazioni del 3 ottobre hanno partecipato circa 500
MILA persone e circa 70 MILA alla marcia PerugiAssisi 'inaugurata' nel 1961.
L'idea di visualizzare in una mappa i gruppi pacifisti che manifestano costantemente ogni anno, mese, settimana o giorno
è stata concepita da due praticanti il 'silenzio per la pace', rispettivamente a Casale Monferrato e a Sartirana Lomellina,
dal 2024: «Abbiamo confrontato le nostre esperienze - spiegano Maddalena Brunasti e Luisa Dallera -. Poi abbiamo
cercato di sapere dove e come agiscono altri gruppi simili ai nostri, quindi abbiamo pensato che posizionando tutte le
realtà locali in una cartina geografica si vedessero raffigurate in un colpo d'occhio la loro quantità e la loro diffusione».
La loro rilevazione elaborata, e continuamente aggiornata, con le informazioni ricevute dai referenti dei gruppi,
pubblicate sui social-media oppure riferite nei repertori di PEACE LINK e PRESSENZA, è illustrata nella mappa online dal
maggio scorso e dal 9 giugno inserita nelle rubriche fisse del portale dell'agenzia stampa internazionale PRESSENZA.
«La mappa che stiamo costruendo è uno strumento concreto in mano alla base sociale per far sentire la propria voce -
commenta Olivier Turquet, coordinatore della redazione italiana di PRESSENZA -. Quella voce che Pressenza cerca di
metere in evidenza tutt i giorni».
ATTUALMENTE SONO RECENSITE 66 INIZIATIVE organizzate da altretanti gruppi in 56 località.
La mappatura delle iniziative (presidi e sit-in, marce, festival e rassegne) svolte periodicamente ha permesso di rilevare
la numerosità delle manifestazioni e la consistenza e le caratteristiche dei gruppi che le praticano. Analizzando le
informazioni riportate nelle schede collegate ai segnali che indicano ciascun gruppo sulla carta geografica si riscontrano
analogie e differenze tra le varie aggregazioni e un dato rilevante: la loro persistenza e recente proliferazione.
SI PUÒ SOSTENERE CHE NELL'INSIEME CONFIGURINO UN MOVIMENTO O FENOMENO SOCIALE ?
Il sociologo Mauro Ferrari conferma: «Possiamo senz'altro affermare che si tratta di un fenomeno sociale con le
caratteristiche di un movimento plurale, caratterizzato da numerose differenze».
Le descrizioni delle aggregazioni forniscono informazioni sulle specificità e sulle modalità espressive peculiari di ciascuna,
in particolare dei gruppi praticanti il silenzio e il digiuno connotativi della pacifica e non-violenta protesta pacifista.
Molte formazioni sono 'animate' da donne e collettivi femminili - in particolare dai gruppi locali del movimento delle DIN
/ DONNE IN NERO - e ognuna ha una storia, una composizione e un'identità propria e opera a modo proprio all'interno della
propria comunità, nel cui ambito interviene interagendo con le locali associazioni umanitarie, culturali ed ecologiste,
relazionandosi con le istituzioni e autorità territoriali e, soprattutto, dialogando direttamente con i propri concittadini.
Infatti nei racconti dei loro referenti e dei partecipanti alle loro iniziative ricorre la 'narrazione', a volte illustrata con
immagini, che evidenzia le reazioni della gente alla vista dei pacifisti radunati in piazze e strade delle città: talvolta, ma
raramente, i gruppi vengono derisi, insultati o aggrediti; più spesso, sempre più frequentemente, tanti automobilisti li
approvano 'strombazzando' e facendo segni con la mano (pollice alzato, OK o dita a V) e molti passanti si soffermano a
fotografarli o si uniscono spontaneamente a loro.
Per vedere la MAPPA > clicca qui
a cura di «Lisistrata nel XXI secolo», 12 dicembre 2025
[Questa notizia è stata pubblicata il 17/12/2025]
Immagine: Lisistrata nel XXI secolo.