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L'Alfabeto del Forum trentino per la pace e i diritti umani
B come Barriere
Scarica immagine2025-03-07 Barriere

Continua con la seconda lettera la pubblicazione dell'Alfabeto del Forum trentino per la pace e i diritti umani. (Clicca qui per leggere la presentazione).

Sotto la seconda lettera del nostro alfabeto ci sono molte parole o espressioni che toccano i temi del ForumPace: benessere, balcanizzazione, bilateralità, black lives matter, bombe, bullismo. Ripartiamo però dalla B di Barriere: quelle fisiche e quelle mentali che marcano la nostra angosciata età dei muri.

Barriere, dunque. Che dovrebbero proteggerci ma allo stesso tempo ci rinchiudono, con la pretesa di creare un limite invalicabile tra un 'noi' e un'alterità percepita senza sfumature come una minaccia. L'umanità ha elevato muri fin da quando ha iniziato a costruire: prima per delimitare la propria casa, poi attorno alle città, lungo le frontiere, attraverso territori contesi.

Nel 1961, un muro divise in due la città di Berlino, segnando la linea di confine europea tra i paesi dell'alleanza atlantica e il blocco comunista. Divenne il simbolo della guerra fredda e della divisione di un continente - e del mondo - tra opposte ideologie. Poco più di trent'anni fa (il 9 novembre 1989) la Berliner Mauer iniziò a cadere sotto i colpi di piccone dei berlinesi.

Ma le divisioni non sono finite con la distruzionedi quel simbolo. Il nostro tempo è ancora lacerato da muri, confini e barriere, per tre quarti costruiti dopo il 1989: nuovi segni visibili della paura e della chiusura in un mondo che non sa gestire la differenza.

Esistono diverse tipologie di barriere: da quelle interne agli Stati e alle città (come quella di São Paulo o le Peace Lines in Irlanda del nord) a quelle che delineano i confini degli Stati (come accade fra USA e Messico, tra Israele e i Territori palestinesi).

Le dichiarazioni ufficiali le motivano in base ad esigenze di sicurezza, ma la funzione è spesso più simbolica che effettiva: con il loro forte impatto visivo, incidono sulla psicologia delle persone che vivono sui due lati, rafforzando la tendenza a temere e demonizzare chi sta dall'altra parte. Non c'è niente di più iconico di una parete di cemento o di filo spinato per raccontare il conflitto con l'alterità, non vista e non conosciuta, in un'epoca paradossalmente caratterizzata da un'economia globale e dalle tecnologie di comunicazione istantanea di un mondo interconnesso.

Nel novembre 2019, il Forum trentino per la pace e i diritti umani, in collaborazione con altre realtà istituzionali e associazioni, ha celebrato il trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino facendone il punto di partenza per un'ampia riflessione sul tema dei muri di ieri e di oggi, in un'Europa che torna a innalzare barriere per tenere fuori chi vorrebbe entrare. Una riflessione e un impegno da portare avanti giorno per giorno, senza dimenticare gli 'altri' muri invisibili, da quelli che attraversano il mare a quelli interiori o virtuali alimentati dai neorazzismi e dall'odio on line.


Autore

KM


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